Traffico di rifiuti: quel grande business

Ampliare le conoscenze per contrastare il traffico illecito di rifiuti, attuale grande business. Questo l’obiettivo del corso di formazione organizzato dalla Polizia stradale di Siracusa in sinergia con il Polieco, Consorzio obbligatorio senza scopi di lucro (retto dallo dal d.m. del 15 luglio 1998) con riferimento ai beni a base di polietilene (sono obbligati ad aderire al Consorzio i produttori, gli importatori, gli utilizzatori, i distributori, i riciclatori ed i recuperatori di rifiuti, oltre ai soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti a base di polietilene, consorzio la cui mission è favorire il ritiro dei beni a base di polietilene al termine del loro ciclo, per avviarli al riciclo e recupero, concretizzando una riduzione della quantità di rifiuti smaltiti in discarica e un minor consumo di materia prima (con tutto quello che ne consegue in termini di risparmio energetico e minori emissioni da mancata produzione industriale). I lavori sono stati aperti dal comandante provinciale della Polstrada di Siracusa, col. Antonio Capodicasa: <<Quella ambientale è una tematica che mi sta particolarmente a cuore. Per questo motivo ho voluto questo corso di formazione, tanto più che un fenomeno di questa estensione     (le vittime dell’inquinamento sono 9 milioni l’anno in tutto il mondo) non può essere minimamente essere sottovalutato. Nel nostro piccolo, e nell’ambito delle nostre specifiche competenze, possiamo monitorare il traffico su strada di trasporto illecito di rifiuti, e smantellarlo sul nascere>>.

La direttrice del Polieco, Claudia Salvestrini: <<Il contrasto dei reati ambientali passa attraverso la corretta attuazione della normativa e pertanto non può prescindere dall’adeguata formazione  del le figure professionali chiamate ad intervenire contro il traffico illecito dei rifiuti, dal trasporto allo smaltimento. E’ in questa ottica che si inserisce la pluriennale attività del consorzio Polieco e della Fondazione Santa  Chiara, che, attraverso corsi di alta specificità, come quello svoltosi oggi a Siracusa, mettono a disposizione competenze e risorse, perseguendo l’obiettivo comune di un’azione incisiva a tutela di ambiente e salute>>.

I lavori hanno visto come relatori, oltre a Claudia Silvestrini, il docente di diritto penale  dell’ambiente all’Università La Sapienza di Roma, è consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Gianfranco Amendola che ha ovviamente trattato le normative in materia e le leggi; Roberto Rossi, procuratore aggiunto a Bari, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, docente nelle facoltà di Venezia, Bari e Foggia, nonché esperto nominato dalla Comunità Europea, il quale ha parlato del ruolo della magistratura ma anche delle opzioni a disposizione della polizia giudiziaria; Valentina Vattani, giurista esperta di diritto ambientale, componente del Comitato Scientifico del Master di II Livello in “Tutela dell’ambiente e criminalità ambientale. Metodologie innovative per l’analisi criminale geospaziale e per l’impiego operativo di droni nell’intelligence ambientale”, la quale ha illustrato l’allarmante rete di cui si avvale il trasporto illecito di rifiuti, quali norme di contrasto, quali valide e quali aggirabili.

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By wltv

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