Poco fa, nella sede dell’ex Consorzio Asi in liquidazione sito in viale Scala Greca proprietario della quote pubbliche dell’Ias, fumata bianca dell’Assemblea a maggioranza dei soci sulla vicenda Ias. I soci privati, le industrie del petrolchimico di Priolo, e la parte pubblica, la Regione Siciliana, hanno trovato l’accordo per formalizzare la fidejussione con una forbice che va dai 12 ai 14 milioni di euro. Si procede quindi secondo le indicazioni della magistratura. Anche se rimane in piedi lo scalino sinistro della gara d’appalto in corso. Sarà la decisione del Tar a stabilire il percorso, dove sono pendenti due ricorsi per l’annullamento dell’iter della gara europea per la gestione a imprese private: il primo del comune di Melilli che va in discussione il prossimo entro il mese di aprile; e il secondo presentato dalla stessa Ias fissato peri il mese di giugno. E in caso di negazione da parte dei giudici amministrativi, sarà la cordata che si aggiudicherà la gara d’appalto a subentrare nella fidejussione e nella gestione del depuratore. Soluzione, ad onore del vero, che era stata prospettata da tutto il Consiglio di Amministrazione dell’Ias a caldo all’inizio della vertenza. Sodisfatti i sindacati e le maestranze che avevano inscenato una protesta davanti la sede dell’Ex Consorzio Asi già diverse volte.
C.A.