Pace è la parola chiave, ripetuta ben dieci volte nel discorso che ha preceduto la prima benedizione “Urbi et Orbi” di un commosso ed emozionato Papa Leone XIV. “La pace sia con voi” queste le parole con cui ha esordito un emozionato Robert Francis Prevost nel suo saluto alla città e al mondo subito dopo la sua elezione a Sommo Pontefice.
“Un augurio e un auspicio di pace che non può restare inascoltato. Queste parole mi hanno profondamente scosso e così, dal mio letto cui sono costretto a causa della mia malattia (la SLA), ho chiesto a Padre Aurelio, Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, di dedicare il prossimo pellegrinaggio del 29 maggio – dalla Casa del Pianto al Santuario – alla pace. Un cammino che ci condurrà ai piedi di Maria Regina della Pace.” Questo è quello che comunica Salvatore Bisicchia che continua: “nell’immobilismo di questa città c’è bisogno di fare qualcosa per smuovere le coscienze e ricordare ai siracusani tutti che va sempre ricercata la pace nel mondo e in ogni ambito, soprattutto nei nostri cuori e recarci dalla nostra Madre Celeste Regina della Pace, che ha pianto nella nostra Siracusa, ha un significato profondo e particolare per la nostra città che nei cartelli di ingresso si annunciava agli automobilisti come “città per la pace e per i diritti umani”(non so se è ancora così perché, data la mia condizione fisica, non esco da anni!)”.
La richiesta di Salvatore è stata accolta di buon grado da padre Aurelio Russo che si è detto speranzoso di una grande partecipazione della città. Il Rettore del Santuario ricorda, invitando tutti alla partecipazione, che è possibile applicare il pellegrinaggio per il Giubileo chiedendo alla Madonna il dono della Pace. Salvatore ha già esteso l’invito ai parroci di sua conoscenza, alla Deputazione della Cappella di Santa Lucia, all’Ordine Francescano Secolare, al Comitato di San Sebastiano, agli “Amici di Suor Chiara Di Mauro” invitandoli a partecipare con i loro gonfaloni di rappresentanza.
“Il mio invito è esteso alle autorità civili -a nome proprio o istituzionale, alle associazioni e a quanti hanno a cuore la pace. Ringrazio voi della stampa che, sono sicuro mi aiuterete a diffondere l’invito alla popolazione tutta oltre che alle personalità di cui non ho i contatti”.