Nuova Ztl senza coinvolgere i residenti in Ortigia

“Con la recente delibera di giunta che modifica gli orari della ZTL e istituisce una nuova area pedonale nei pressi del Tempio di Apollo, l’Amministrazione Comunale conferma un copione ormai ben collaudato: convocare i commercianti e annunciare novità. E dimenticarsi, come sempre, dei residenti”. Lo afferma il portavoce del comitato Ortigia Città Resistente, Davide Biondini.
Il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente ha avanzato proposte precise: una ZTL attiva h24, orari di carico e scarico delle merci dalle 7 alle 9,30 del mattino, con controlli severi, un taglio deciso alla selva di pass che consentono l’accesso a chiunque, lo spostamento dell’ingresso della ZTL a Piazza Marconi per evitare l’assedio quotidiano di veicoli lungo via Malta e corso Umberto – che, vale la pena ricordarlo, è centro storico quanto Ortigia – e la riserva di parcheggi esclusivamente ai residenti. Nulla di rivoluzionario, anzi: sono misure di buon senso già adottate in tante città storiche.
“A proposito di parcheggi, ci preme chiedere: ma l’istituzione dell’area pedonale in via Trieste toglierà ulteriori parcheggi ai residenti? Dopo la falcidia degli ultimi anni e i disagi che subiamo non ci sembra una richiesta eversiva – dice Biondini – Certo, qualche passo avanti sulla carta c’è. L’allungamento dell’orario ZTL e la nuova area pedonale tra Piazza Pancali e via Trento potrebbero essere un tentativo di ridurre l’assedio di mezzi a tre e quattro ruote che affollano la zona antistante il tempio di Apollo, che stazionano impropriamente, inquinano e continuano a creare ingorghi ed intasamenti, in doppia e tripla fila, un fenomeno che ormai ha superato la soglia della tolleranza. Ma senza un progetto complessivo, senza controlli rigorosi, senza ascolto reale della cittadinanza, questi provvedimenti rischiano di essere poco più che vetrina”.
Intanto i pass continuano a moltiplicarsi misteriosamente, i residenti fanno il giro dell’isola per trovare parcheggio e laddove, nel periodo invernale, si trovava posto ora non si riesce più, e quindi o i pass si sono moltiplicati oppure quelli che non abitano in centro storico sono possessori di pass che non dovrebbero avere, e l’accesso resta libero a chiunque, con buona pace dell’ambiente, della sicurezza e del vivere civile. E non basta un annuncio in più per dire che la mobilità è cambiata. I cambiamenti si osservano e non si declamano. Il Comitato continuerà a raccogliere le voci dei residenti, a segnalare le storture, a proporre soluzioni. Perché se il Comune continua a non voler ascoltare, almeno saprà che noi non abbiamo intenzione di stare zitti. Né di parcheggiare la nostra indignazione.

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By F N

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